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Siti ecommerce: come scegliere

Siti ecommerce: come scegliere

La prassi di acquistare online anziché nei negozi fisici sta diventando un abitudine sempre più diffusa anche in Italia, dove ci siamo arrivati un po’ tardi. Soprattutto a partire dalla Pandemia, quando i vari lockdown hanno costretto molti a fare acquisti sui siti ecommerce.

Ciò significa, lato venditori di beni e/o servizi, di avere la maggiore consapevolezza di realizzare siti ecommerce che si presentino come semplici vetrine accessibili ai più. Anche a quanti solitamente non sono avvezzi ad effettuare acquisti sul web.

Siti ecommerce chiari, semplici, che permettono di scegliere comodamente un prodotto o un servizio senza dover troppo girovagare sullo store. E che permettano il pagamento finale in totale sicurezza e velocità.

Ma come scegliere un sito ecommerce? Scopriamolo di seguito.

Cosa valutare di un sito ecommerce

Partiamo sempre dalla premessa che non esiste il sito ecommerce migliore in assoluto, per tutti i venditori. Ognuno vende una categoria merceologica diversa. Con una clientela diversa. E quindi, di conseguenza, ha esigenze diverse.

Un conto è vendere giocattoli, prodotti informatici, utensili per il giardinaggio, elettrodomestici, parafarmaceutica, cosmesi, prodotti destinati agli amici a 4 zampe e agli animali in generale, divise e attrezzi per specifiche professioni, oggetti per l’arredamento, un sito ecommerce per Rimini, ecc.

Ciò significa, quindi, scegliere il miglior sito ecommerce per la propria categoria di prodotti e per il cliente a cui ci si rivolge. Impostarlo graficamente in un certo modo (ora più semplice, ora più complesso), dare maggiore risalto all’immagine (come per i giocattoli o prodotti per interior design), ora alla descrizione (come per i prodotti informatici). O una via di mezzo (come per gli utensili o per gli elettrodomestici).

Insomma, capire cosa cerca il potenziale cliente nello scegliere un prodotto. Se guarderà soprattutto all’estetica o alle sue funzionalità. Oppure ad entrambe.

Importante è anche la facilità o la complessità per il procedimento di acquisto, così come al sistema di pagamento e alla possibilità di ottenere rateizzazioni.

Miglior sito ecommerce

Qual è il miglior sito ecommerce? Tenendo fede a quanto detto fino ad ora, cerchiamo di individuare i migliori siti ecommerce in base alle esigenze (anche tenendo conto della propria geolocalizzazione, per esempio un sito ecommerce su Milano):

  • Shopify: sito per un pubblico poco esperto
  • Wix: per gestire negozi di piccole dimensioni
  • Bigcommerce: per creare dei siti complessi
  • Magento: molto personalizzabile
  • WooCommerce: ideale per chi lavora con WordPress
  • Prestahop: semplice e minimal, per chi non ha molte risorse
  • Big Cartel: per gestire un sito ecommerce con pochi prodotti
Come arredare con gusto e originalità

Come arredare con gusto e originalità

Come arredare casa con gusto e originalità? Oggi come oggi gli stili per l’arredamento della casa sono tanti: classico, moderno, shabby chic, rustico, nordico e minimal. Almeno citando quelli più diffusi e attualmente in auge. Sebbene il più optato al momento è quello citato per ultimo: il minimal.

Per cui scegliere non è assolutamente facile, anche perché bisogna trovare un compromesso tra le proprie esigenze e cosa offre il mercato in quel momento. Almeno che non ci si voglia distinguere del tutto rispetto alle attuali tendenze.

A prescindere dallo stile, ciò che sicuramente deve prevalere è il buon gusto. Cosa significa? Avere da un lato una casa bella, ma anche funzionale.

Di seguito lasciamo qualche suggerimento su come arredare casa con gusto e originalità.

Suggerimenti per arredare casa con gusto e originalità

Non si può non partire dai colori. Certo, se si scelgono colori come quelli neutri, se non addirittura il bianco, si va quasi sempre nella direzione giusta. Gli esperti comunque suggeriscono la regola del 60/30/10: il colore principale da utilizzare al 60% sul vostro arredo, un colore secondario da utilizzare al 30%, e per finire una tonalità da utilizzare al 10%. A ciò aggiungono che l’ideale sarebbe utilizzare un colore neutro come tonalità principale e per il 10% una accesa. Per il restante 30 percento un colore pastello o spento, quindi una via di mezzo.

Occorre poi optare per un oggetto che prevalga sul resto della stanza. Che dunque si evidenzi rispetto al resto. Si pensi per esempio un quadro, un vaso, un tappeto, ecc. Per fare in modo che si evidenzi, è importante sia la dimensione che la giusta collocazione.

In realtà non è detto che gli oggetti debbano per forza essere di grandi dimensioni. Talvolta possono anche essere di dimensioni medio-piccole, ma che sono molto particolari. Come le porcellane Palais Royal o portaposate personalizzabili.

Arredare casa in modo originale: come fare?

Sembrerà una banalità, ma oggetti che usiamo nel quotidiano come cuscini, tende, tovaglie, perché no asciugamani anche essi personalizzabili. Così come Stampe e tessuti vari. Danno colore e allegria, un po’ come le piante.

E poi, in un mondo che vuole essere sempre più “green”, un po’ di verde in casa è sempre ideale. Le piante trasmettono luce, allegria, buonumore, e danno un tocco raffinato ad ogni ambiente.

10 industrie… che non conoscevi

10 industrie… che non conoscevi

Spesso sui giornali economici sentiamo parlare di aziende o industrie conosciute ai più, rese note dalle personalità che se ne curano gli affari, i proprietari pittoreschi, per i fatturati invidiabili o per la leadership nel proprio mercato di riferimento.

Tuttavia, esistono anche molte realtà industriali di successo ma che fanno “meno rumore” per tanti motivi.

Di seguito vediamo 10 industrie poco conosciute eppure di enorme interesse.

10 industrie che non conoscevi

Ecco, come anticipato nell’incipit, 10 industrie poco conosciute.

a) Articoli monouso: quando si parla di articoli monouso in carta si pensa solo a bicchierini e tovaglioli. Ed invece, sono tanti gli oggetti che possono sostituire la plastica, come insegna Paperline

b) Rete ferroviaria con plastica riciclata: Sempre in tema green, troviamo l’installazione di reti ferroviarie create con plastica riciclata e gomma ottenuta da pneumatici fuori uso. La quale oltretutto produce pure energia al passaggio dei treni. Una realtà importante è quella di Greenrail.

c) Orto biologico a led ricaricabili: Interessante è anche la realtà di Biopic, che offre un orto biologico a led che si può ricaricare. Può coltivare più di 30 varietà di ortaggi.

d) Vetromattoni fotovoltaici: Il fotovoltaico non si fa solo con i pannelli in vetro, ma è possibile anche tramite mattoni. E’ questa l’idea di una startup, SBSkin, che produce vetromattoni fotovoltaici .

e) News geolocalizzate: poter essere sempre informato su quanto accade nella propria realtà locale. E’ questa l’idea di GeosNews, che si appoggia alle mappe di Google.

f) Servizi per automobilisti: risparmiare sull’assicurazione è sempre importante. Tiassisto24 offre un servizio di Car helper online, capace anche di gestire il ricorso di una multa, tutela in caso di incidente stradale, ecc.

g) Additivi naturali alimentari: si tratta di additivi inseriti negli alimenti che prolungano la conservazione di prodotti da forno, pasticceria industriale e conserviera. Una realtà interessante è ITA FOOD IMPROVERS.

h) Commercio di prossimità: il progetto di Quicon permette di creare contenuti e inviarli agli utenti che si trovano in prossimità del negozio o del ristorante, tramite beacon.

10 industrie poco conosciute

Lasciamo le ultime due realtà ad un paragrafo a parte. Come quella degli additivi chimici industriali, dove spicca Pentachem. Ed, infine, il settore grafico e video per le startup. Come quello di Illo, realtà tutta italiana, di Torino.

Idee regalo per sopravvivere ai saldi

Idee regalo per sopravvivere ai saldi

Quando finisci qualcosa che usi regolarmente, il tuo primo istinto è correre a comprarlo. Ma cosa succederebbe se invece di andare subito in negozio, giocassi un po’ strategicamente ed aspettassi i saldi?

I saldi sono un’ottima occasione per fare acquisti a prezzi scontati e aggiornare il proprio guardaroba.

Possono essere un modo per risparmiare denaro su prodotti di alta qualità che altrimenti potrebbero essere al di fuori del nostro budget. Inoltre, fare acquisti con i saldi ci permette di avere accesso a una gamma più ampia di prodotti, poiché molti negozi offrono sconti su una selezione più ampia di articoli durante i periodi di saldo.

Inoltre, fare acquisti con i saldi ci permette di avere un maggiore controllo sulla spesa, poiché possiamo pianificare in anticipo i nostri acquisti e cercare le migliori offerte disponibili.

Cosa comprare durante i saldi

Abbigliamento. Ci sono diversi motivi per cui potresti voler acquistare dei vestiti durante il periodo dei saldi. In primo luogo, come accennato in precedenza, i saldi sono un’ottima opportunità per fare acquisti a prezzi scontati, quindi se stai cercando di risparmiare denaro, potrebbe essere il momento ideale per farlo.

In secondo luogo, durante i saldi molti negozi offrono tanti sconti, quindi potresti avere la possibilità di scegliere tra una gamma più ampia di stili e marchi che rientrano nel tuo budget.

In terzo luogo, i saldi possono essere un’ottima opportunità per aggiornare il tuo guardaroba con i trend del momento.

Articoli da regalo. Un po’ come con i capi di abbigliamento, spesso anche gli articoli da regalo sono una scelta molto ambita durante i saldi. Da prodotti per la casa come il tostapane o i tovaglioli di carta personalizzati fino a referenze per la persona, il mondo degli articoli da regalo è molto vario.

Anche in questo caso potresti trovare diversi marchi e prodotti a prezzi scontati ed acquistarli spendendo di meno.

Gioielli. Anche il mondo dei gioielli non è esente dai saldi, e di conseguenza tanti aspettano questi giorni per poter acquistare una collana, un bracciale, o un paio di orecchini. Considerando il costo spesso elevato di questi “ninnoli” (certo, poi dipende da quello che acquisti), i saldi sono un eccellente momento per fare questo tipo di shopping.

Cose da sapere sugli additivi chimici

Cose da sapere sugli additivi chimici

Gli additivi chimici sono entrati orami nell’uso comune di molte persone, se fino a qualche anno fa erano una sorta di “religione” per pochi, oggi è senza dubbio un fenomeno più frequente e in continua crescita. Quali sono però le cose importanti da sapere in merito agli additivi chimici? Dal momento che esiste ancora una parte di persone che guarda con diffidenza ad esse, è necessario parlare di loro.

Cose da sapere sugli additivi chimici

Specialmente quando parliamo di additivi chimici che si utilizzano in campo alimentare, è necessario far si che si sappiano bene le cose. Intanto, è bene sapere che, nonostante si pari di additivi, molti di essi sono costituenti naturali di alimenti. Pensiamo ad esempio all’acido citrico, la lecitina, le pectine e i tocoferoli. Prima cosa essenziale che si può dire in merito ad essi, è che tutti quelli che trovano impiego in campo alimentare sono sostanze ampiamente studiate e documentate sotto il profilo tossicologico.

Questo è un aspetto molto importante, dal momento che il loro utilizzo è sotto l’attenta osservazione di organizzazioni internazionali e nazionali. Motivo per cui per qualcuno di questi additivi viene fissata una dose accettabile giornaliera, ovvero quale sia la quantità ingeribile giornalmente senza che compaiano effetti indesiderati.

Inoltre, quando si parla di preparazione e conservazione degli alimenti, viene autorizzato solamente l’impiego di additivi chimici che siano identificati con un codice europeo. Per poterne vedere la reale certificazione ci si deve assicurare che sul prodotto sia presente la lettera E ed un numero progressivo. No solo, questi devono essere anche elencati in una lista positiva.

Insomma, quando si parla di additivi chimici possiamo dire che non c’è da aver timore, sempre che ovviamente ci si assicuri che siano state seguite le giuste regole e siano certificato a livello europeo. Molto spesso il loro impiego rende il prodotto ancora migliore, permettendo quindi di valorizzare ed esaltare le caratteristiche e le funzioni del prodotto stesso.

Per concludere, possiamo dire che quando si ha a che fare con un additivo autorizzato, per questo sono state verificati tutta una serie di requisiti come ad esempio la sicurezza d’uso, la purezza chimica e molto altro.

Perché dobbiamo preservare i lavori tradizionali

Perché dobbiamo preservare i lavori tradizionali

Il mondo del lavoro ha visto fasi diverse, momenti di crisi alternati a momenti di rilancio, ma le lunghe difficoltà di questi ultimi anni a causa della Pandemia hanno riportato indietro la lancetta del tempo. Molti hanno dovuto riprendere in mano la storia, e ricominciare dalla tradizione per riprendere quota. Questo è forse uno dei pochi punti positivi dell’intera situazione, perché finalmente si ridona linfa a mestieri che stavano rischiando la scomparsa. 

Perché dobbiamo preservare i lavori tradizionali

Come si può facilmente capire dalla premessa, il motivo principale per cui è necessario preservare i lavori tradizionali è perché sono intrisi di valore storico e al momento stanno rischiando di scomparire. Preservarli non sono è un’esigenza, ma deve essere un dovere, perché molti di questi sono un marchio distintivo del nostro Paese e di quello che è stato nell’arco della storia. 

Quali sono i mestieri che ad oggi è necessario difendere? Si tratta chiaramente di quelli che, un tempo, appartenevano a quella categoria di lavoratori che si chiamavano Maestri Artigiani. In questo momento è necessario sensibilizzare gli artigiani di oggi ad abbandonare in parte la tecnologia moderna ed avanzata e fare un passo indietro, riportando nelle loro botteghe tecnica, arte e gusto, e quelle peculiarità che caratterizzavano i prodotti dell’epoca. 

Con questo intendiamo per esempio la realizzazione a mano e con lavorazioni precise dei manufatti, scegliere i materiali con cura e forgiarli con attrezzi adibiti, e poi andare a trattare nel dettaglio con i potenziali acquirenti. Il tutto seguendo l’iter e le regole che caratterizzavano il rapporto tra l’artigiano-artista rinascimentale e il potenziale compratore. 

Ma ci sono anche lavori più moderni che possono essere fatti secondo la tradizione, come quelli delle macchine da lavorazione tradizionali o delle cabine di verniciatura

Per riuscire nell’intento, ovvero ridare spinta alla tradizione e ai mestieri di secoli lontani, non basta sensibilizzare gli artigiani. 

Infatti, è necessario fare in modo che, il grande pubblico degli acquirenti, entri in contatto e conosca nel dettaglio quelli che sono i mestieri d’arte tradizionali. Solo in questo modo sarà possibile ricreare l’intero sistema commerciale che apparteneva ad epoche lontane, dove il valore del prodotto era nella fattura e nell’opera manuale fatta dai migliori artisti che gestivano botteghe nelle varie città.

Fai da te? Il momento è ora

Fai da te? Il momento è ora

Con lunghi tempi passati tra le mura domestiche, a causa della crisi pandemica, il fai da te può essere un buon espediente per passare il tempo e, contemporaneamente, migliorare la nostra casa.

Molto dipende dai mezzi e dagli spazi a disposizione e, in certi contesti, è possibile agire con strumenti piuttosto avanzati in tal senso. Avendo ampio spazio a disposizione, è possibile infatti sbizzarrirsi con strumenti essenziali come seghe circolari, smerigliatrici ma anche soluzioni ancora più specifiche come una cabina di verniciatura o altre macchine speciali.

In un contesto più ristretto, è possibile comunque agire con attrezzi più basilari e accessibili, accontentandosi di trapani e troncatrici (meno ingombranti e costosi).

Il grande successo del fai da te

Dietro al successo attuale del fai da te, vi sono anche altre questioni. Per esempio, sotto il punto di vista economico, in molti contesti affidare il lavoro a terzi è attualmente impossibile. Sono diverse le persone che, armate di pazienza, qualche strumento e reperite le apposite guide in rete, si affidano al fai da te.

Se per chi ha una certa manualità si tratta di un processo naturale quasi piacevole, per chi non ha mai effettuato operazioni di questo tipo il tutto potrebbe essere particolarmente difficoltoso.

Al di là di ciò, va tenuto conto che la maggior parte di questi interventi richiede una certa preparazione. L’utilizzo di prodotti come antiritiro ed espansivi, per esempio, richiede una conoscenza di tali preparati, onde evitare danni.

Attenzione agli strumenti

I suddetti strumenti di lavoro poi, hanno anche una notevole pericolosità per chi si appresta ad eseguire i lavori del fai da te. Gli incidenti infatti, non sono così rari e, attenzione nonché esperienza, sono essenziali per evitare delle vere e proprie tragedie.

Proprio per questo motivo è consigliato, sia ai novizi del settore che agli esperti, di prendere alcune precauzioni. Innanzitutto, scegliere prodotti di qualità e seguire le istruzioni di montaggio e utilizzo.

In seconda battuta, eseguire le operazioni di manutenzione in maniera corretta. Infine, è essenziale mantenere sempre e comunque l’attenzione altissima e non sottovalutare mai la pericolosità di attrezzi di questo tipo.

Alla scoperta della Patagonia: una terra incredibile

Alla scoperta della Patagonia: una terra incredibile

Sebbene ci siano molti a non avere avuto il piacere di visitare la Patagonia, e ultimamente si sente parlare di essa solo per la storia di Benetton e i Mapuche, il nome è contornato anche da elogi incredibili per la sua storia, tradizione, e bellezze indescrivibili che sono pervenuti da molti personaggi di fama mondiale. 

Nel nostro articolo vogliamo andare a parlare di questa terra straordinaria, cercando di descrivere in poche righe quello che rappresenta la Patagonia. 

La Patagonia è stata descritta da numerosi artisti, pittori, scrittori e attori che hanno avuto il piacere di viverla a lungo, come una delle regioni più affascinanti delle Nazioni del Sud America. 

La sua posizione esatta la ritroviamo tra la cordigliera della Ande e l’Oceano, una zona non molto ampia nell’Argentina Meridionale, ma che è caratterizzata da qualcosa che noi nel nostro continente possiamo solo sognarci, una presenza umana ridotta e sempre in pace tra loro, il tutto all’interno di una natura maestosa che si presenta incontaminata e sempre chiamata a dominare il paesaggio circostante. 

Insomma, una vera e propria cartolina che lascia senza fiato, ma a cui le parole scritte non rendono davvero giustizia, per capire cosa sia la Patagonia si deve andare in loco a visitarla. 

Oggi, a livello politico, osserviamo che la Patagonia è politicamente divisa tra Cile e Argentina, e una delle sue caratteristiche principali è quella di essere divenuta dopo anni di silenzi e presenze rare, a metà di turismo di massa. I principali punti di interesse che non possiamo perdere sono:

  • Neuquen: si tratta di un’area ricca di laghi e corsi d’acqua che si estende ai piedi delle Ande. Zona dalle bellezze naturali di elevato valore storico e culturale.
  • Parco nazionale di Lanin: qui si può vedere la bellezza della zona verde della Patagonia, un vero e proprio manto erboso che va a ricoprire le pendici delle Ande.
  • San Carlos de Bariloche: la più richiesta e visitata meta turistica della zona, in quanto quella più ricca di attrattive sociali i ristoranti, i locali e che offre sicuramente maggiori servizi turistici ai visitatori.
  • Trelew: località all’interno della regione di Chubut dove si può ammirare il museo paleontologico ricco di scheletri di dinosauro.
I brand dell’Italia che va alla grande

I brand dell’Italia che va alla grande

I migliori brand italiani a cui possiamo affidarci per chiedere solo il meglio: questi sono i brand Made in Italy che sono delle vere e proprie punte di diamante del nostro paese.

L’Italia è da sempre molto apprezzata proprio per l’artigianalità dei prodotti e per i materiali. Moderne tecniche di lavorazione e qualità completano la formula tutta italiana dei prodotti. Per questo motivo, abbiamo pensato di parlarvi dei 5 migliori brand italiani, spiegandovi l’azienda e come lavorano.

Quali sono i migliori brand italiani: una panoramica

In realtà, non è stato facile scegliere solo cinque aziende, poiché l’Italia è molto attenta sulla qualità dei prodotti da qualunque lato si guardi.

Abbiamo selezionato, dunque, le aziende che da sempre fanno la differenza all’interno del nostro paese, per raggiungere l’eccellenza che si sono prefissati. Di seguito, vi lasciamo la lista dei cinque brand migliori: tutti italiani!

  • Stosa Cucine: è uno dei marchi a cui affidarsi in fatto di cucine. Un brand italiano che ha a cuore le tecniche di lavorazione e la qualità dei materiali. Dando un’occhiata al loro catalogo, possiamo sin da subito notare come siano ricchi di novità, di stili e di design moderni e classici, per una scelta davvero oculata.
  • Nuvola ParmaReti: per chi è in cerca di reti, doghe, materassi e letti, questa azienda è assolutamente da tenere sott’occhio. Una ditta che punta sulla qualità, sul dormire bene e che ci consente di non avere problemi di sonno e di riposo. Da mettere nella lista!
  • Barilla: di certo non può mancare il settore dell’alimentazione nella nostra lista, da sempre il fiore all’occhiello dell’Italia. Mangiare bene è importante, e la Barilla è uno dei marchi più agguerriti e competitivi del settore. Noto in tutto il mondo, si occupa di esportare da sempre.
  • Bottega Veneta: nel settore della moda, questo brand, tutto italiano, è da includere. Il marchio ha un’attenzione per i dettagli e per la propria clientela senza eguali. Non solo cerca di essere al passo coi tempi, ma è pura avanguardia.
  • Fastweb: secondo le recenti statistiche, l’azienda Fastweb è diventata una delle più importanti. Totalmente Made in Italy.
I settori dell’industria italiana da riscoprire

I settori dell’industria italiana da riscoprire

L’industria italiana possiamo dire abbia visto fasi diverse, a volte altalenanti e a volte più continue, ma negli ultimi tempi sembra aver messo alle spalle la crisi, almeno per alcuni particolari settori. Negli ultimi anni abbiamo assistito al fenomeno della delocalizzazione delle industrie verso altri Paesi, alla ricerca di costi di manodopera più bassi e per evitare la farraginosa e di conseguenza lentissima burocrazia italiana.

A combattere sul nostro territorio sono quei marchi Made in Italy che vogliono fare del loro successo un vanto tutto italiano, e alla delocalizzazione preferiscono il potenziamento della loro rete sul territorio. A fare da pionieri di questa nuova tendenza sono stati negli ultimi anni soprattutto le aziende operanti nel settore dell’abbigliamento e dell’alimentazione, ma adesso anche il settore delle vernici e dell’alluminio sta cercando di seguire la stessa linea.

L’industria italiana nella storia

Il vero punto zero dell’industria italiana è stato quello che coinciso con la ricostruzione post-bellica. Sebbene i danni nel nostro Paese siano stati molti durante la Seconda Guerra Mondiale, quello dell’industria è uno dei settori che ne ha visti meno in assoluto. Dunque, si è verificato un problema diverso, ovvero quello del sovrannumero di lavoratori che si sono trovati ad essere maggiori di quanti fossero i posti a disposizione.

Dalla fine degli anni ’50 all’inizio degli anni’70, si è vissuta una fase di transizione caratterizzata da ricostruzione e riposizionamento, sia dei settori merceologici che del numero dei lavoratori, per poi cominciare passato il 1970 ad entrare in un periodo di grazia che porterà ad un grande sviluppo industriale. Sorgeranno grandi imprese che ancora oggi sono presenti sul territorio nazionale e che operano su campo internazionale. Pensiamo ad esempio alla Fiat e alla Piaggio.

I 3 migliori settori industriali italiani

Vernici

Il settore industriale italiano delle vernici e degli additivi si è molto evoluto negli ultimi anni, tanto da essere divenuto altamente competitivo su campo internazionale. La ricerca di prodotti e macchinari sempre di più alta qualità, venduti a prezzi decisamente interessanti, è quello che ha dato una spinta notevole alla crescita di questo settore. Si va dagli impianti di verniciatura del ferro fino a quelli dedicati alle auto, ad esempio.

Alluminio

Anche l’alluminio sta vedendo un momento di grazia, grazie al ritorno alla scelta delle persone che al posto di altri materiali rivogliono questo materiale per la realizzazione di infissi, porte finestre e così via. Dunque, dopo un lungo periodo di stallo ad oggi la macchina industriale del settore alluminio a ripreso a camminare.

Impianti industriali

Dietro alle spalle di tutto questo c’è ovviamente la ripresa della crescita nella produzione di impianti e macchinari che, a loro volta, sono usati all’interno di altre industrie. Ci basti pensare, ad esempio, alle aziende che realizzano i macchinari per l’automazione industriale o quelle che operano nel settore della produzione di macchinari CNC, giusto per citare due dei settori più in crescita.